Scenari ramificati: storytelling per la formazione

7 Ottobre 2022

Abbiamo già avuto modo di parlare dei numerosi meriti della gamification e dei serious games applicati alla formazione digitale. In questo articolo vogliamo soffermarci su una delle strategie forse più complesse, ma anche più potenti del game thinking. Stiamo parlando di storytelling interattivo, ovvero di simulazioni con scenari ramificati.   

Cosa sono gli scenari ramificati

Durante lo svolgimento di un corso c’è sempre bisogno di un momento per consolidare nella mente del discente le nozioni presentate. Di solito questo momento è dedicato a un esercizio o un quiz, ma se vogliamo dar luogo ad un tipo di apprendimento più attivo e coinvolgente, più “immersive”, la scelta migliore è quella basato sugli scenari e lo storytelling.
Questo significa che ai destinatari della formazione vengono presentati personaggi posti in una situazione da risolvere che può essere più o meno realistica, basata sulla propria realtà lavorativa o comunque sui temi della formazione, con elementi multimediali come immagini, audio, video o realtà virtuale. I destinatari sono quindi chiamati a compiere delle scelte che determinano conseguenze e trasformazioni delle situazioni presentate, portando a ricevere feedback intermedi e/o finali.
Più ampia sarà la rosa di scelte possibili, più saranno numerose le conseguenze e diversificate che ne derivano, ecco perché parliamo di ramificazione degli scenari.
La realizzazione di un corso online basato sugli scenari ramificati è particolarmente utile se si devono formare i dipendenti a prendere decisioni strategiche, migliorare le proprie competenze di comunicazione, di risoluzione dei problemi o di osservanza di regole e procedure

Illustrazione del concetto di indicazioni stradali

Da dove iniziare per scrivere scenari ramificati

Per poter scrivere uno scenario realistico, non solo c’è bisogno avere capacità di storytelling ma anche essere ferrati in materia. Per questo, spesso, è meglio rivolgersi a un subject matter expert (o SME). Tale figura necessaria per creare dei personaggi realistici e poter prevedere e scrivere le varie ramificazioni usando la terminologia del settore di riferimento. Tutto deve essere creato ad hoc per massimizzare il coinvolgimento e l’immedesimazione.
In uno scenario ramificato il personaggio scelto va incontro a diverse situazioni che deve risolvere e superare scegliendo tra diverse opzioni. Ogni scelta porta ad una conseguenza: un feedback, che fa parte del racconto ma spiega al discente perché la sua scelta è giusta o sbagliata.
Creare un esercizio del genere comporta scrivere sufficienti contenuti per fornire multiple opzioni tra cui scegliere e i feedback di risposta alla scelta effettuata. Sono necessarie tante storie diverse, a seconda delle ramificazioni, e altrettanti feedback, per coinvolgere al massimo gli utenti con un racconto realistico.

A cosa servono gli scenari ramificati nella formazione

L’apprendimento basato su scenari ramificati è il modo migliore per consolidare le conoscenze acquisite e mettersi alla prova, immedesimandosi con il personaggio principale e risolvendo i suoi problemi.
Le applicazioni di questa modalità di apprendimento sono tante:

  • Mettere in pratica le informazioni apprese in contesti molto simili alla vita reale
  • Migliorare la capacità di Decision Making e Problem Solving
  • Sviluppare il proprio Pensiero Critico e applicarlo alle nuove conoscenze
  • Incrementare motivazione e interazione durante il corso
  • Esercitare abilità pratiche

 

Dagli scenari ramificati ai Serious Games

Nella gamification e nei serious games tutto è finalizzato all’aumento della motivazione: la sfida, gli indicatori di progresso, i risultati, l’estetica, etc… Non basta una simulazione a fare un serious game. Cosa vuol dire?
Tecnicamente, una simulazione è solo il modello di una porzione di mondo reale, un modello che ne rappresenta gli elementi importanti e le relazioni che intercorrono tra loro. Ai fini della formazione, poniamo la simulazione in un determinato stato di partenza e chiediamo al discente di portarla ad uno stato differente. tramite specifiche di operazioni: questo è il suo obiettivo. Se l’obiettivo è stato scelto correttamente, per raggiungerlo il discente dovrà aver appreso e compreso le relazioni tra gli elementi della simulazione, l’obiettivo formativo.
Abbiamo quindi una situazione di partenza e un obiettivo da raggiungere, se a questo si unisce una storia, avremo tutti gli elementi che compongono uno scenario e sullo scenario sarà possibile innestare elementi e meccaniche di gioco, fino a creare un’esperienza ingaggiante per i destinatari.

Un esempio?

Learning Solution, in collaborazione con Tiny Bull Studios, ha sviluppato PASSWORD1234, un corso videogioco di formazione sulla cybersecurity. Questo approccio innovativo è volto a fornire un’esperienza formativa coinvolgente e orientata alla pratica, utilizzando il format del gioco per simulare scenari di minacce informatiche. I destinatari avranno l’opportunità di apprendere attraverso lo storytelling e attività altamente interattive: affrontando sfide e risolvendo problemi legati alla sicurezza dei dati in un ambito aziendale. Tale format rende l’apprendimento più efficace grazie ad un’esposizione dei contenuti avvincente ed esercitazioni divertenti, incoraggiando così la partecipazione attiva e migliorando la retention delle informazioni.

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