Apprendimento autonomo per la formazione aziendale continua

30 Giugno 2022

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.

– Albert Einstein

In pratica, non tutti imparano allo stesso modo ma tutti possono imparare. Questa è una delle premesse principali quando si parla di metodologia della formazione. Abbiamo già scritto in precedenza dell’importanza della formazione continua in azienda ma come possono le aziende venire incontro alle diverse esigenze formative dei lavoratori? In queso articolo parleremo dell’apprendimento autonomo o self-directed learning.

Perché favorire l’apprendimento autonomo?

Di questi tempi, sempre più imprese hanno un’academy interna in cui i dipendenti possono usufruire di corsi in formato e-learning sui temi specifici legati al loro campo lavorativo. Una soluzione che potrebbe stare stretta ad alcuni.
È risaputo che le nuove generazioni hanno compreso l’importanza di avere un vasto patrimonio di competenze per poter accrescere la propria longevità lavorativa. Soprattutto in quest’epoca di incertezza economica, è essenziale avere un’attitudine e una visione del proprio percorso lavorativo flessibili. Alcuni lavoratori invece, semplicemente non si sentono a proprio agio costretti sui binari del percorso formativo aziendale standard. Per questo, le aziende che hanno a cuore l’incentivare l’autonomia dei collaboratori e favorire la formazione continua hanno un motivo in più per incoraggiare l’apprendimento autonomo.

Apprendimento Autonomo

Che cos’è il Self-Directed Learning?

Nel 1975 Malcolm S. Knowles l’ha definito in questo modo:

Self-Directed Learning descrive un processo in cui gli individui prendono l’iniziativa, con o senza un aiuto esterno, nell’individuare i propri bisogni formativi, formulando obiettivi di apprendimento, identificando fonti di apprendimento umane e materiali, scegliendo e implementando adeguate strategie di studio e valutandone i risultati.

In pratica si sta parlando dello studio da autodidatta ed è l’esatta metodologia per l’apprendimento autonomo che si usa ancora oggi. La persona è spinta a formarsi da una motivazione interna che però può essere incentivata e incoraggiata da fonti esterne, in questo caso dall’azienda. Per la maggior parte il materiale formativo potrebbe essere trovato già in azienda ma grazie alla facile reperibilità delle informazioni per mezzo del web, il lavoratore autodidatta ha tutti i mezzi a disposizione per fare ricerca, trovare corsi e sviluppare le sue capacità di autonomia e pensiero critico altamente richiesto nel mondo del lavoro di oggi.

Come incentivare l’apprendimento autonomo?

Per le aziende che vogliono coltivare il proprio patrimonio di competenze con il self-directed learning non basta lasciare lavoratori a se stessi, in balia dei sempre più numerosi corsi online che affollano il web. Anche i lavoratori che preferiscono il metodo dell’apprendimento autonomo hanno bisogno di una guida.

Per aiutarli, l’azienda ha bisogno di garantire che:

  • Le ore di formazione siano un contributo verso gli obiettivi di business
  • Che vengano analizzati e coperti gli specifici bisogni formativi del lavoratore
  • Che il lavoratore abbia degli obiettivi formativi chiari e misurabili
  • Che il contenuto formativo sia efficace e aggiornato
  • Che l’apprendimento autonomo sia implementato nel flusso del lavoro senza accavallamenti organizzativi.

In essenza, quando il self-directed learning è ben eseguito, favorisce una soluzione per una formazione flessibile, stimolante e bottom-up; esattamente quello che serve per rimanere aggiornati nel mondo del lavoro del futuro.

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